L’origine della filosofia
La prima riflessione filosofica avviene intorno al 7 - 6 secolo a. c. ed è stata inaugurata da tre famosi filosofi.
Talete, Anassimandro e Anassimene provenivano da Mileto, che faceva parte delle città più potenti della Ionia.
Talete è stato un filosofo, un astronomo e un matematico.
Le fonti letterarie antiche lo ritraggono come una figura di saggezza proverbiale e di grande versatilità.
Si dice che Talete abbia previsto l’arrivo delle eclissi è che Anassimandro che è stato un filosofo greco antico e il primo cartografo abbia inventato la prima carta geografica.
Questi filosofi sono stati i primi misuratori geografici e tecnici ad essersi interrogati sulla natura multiforme e mutevole del mondo.
Talete era una persona molto concentrata e sapeva sfruttare le conoscenze meteorologiche e ha anche agito come politico spingendo i greci della Ionia ad unirsi ad uno stato federativo con capitale Teo.
Inoltre Talete pensava che il principio primordiale fosse l’acqua, infatti diceva:
"L'acqua è il principio di tutte le cose; le piante e gli animali non sono che acqua condensata e in acqua si risolveranno dopo la morte".
Secondo Talete infatti il mondo è come un enorme zattera che fluttua sulle acque del mare.
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